Spettacolo
Un saluto dal nostro fratellino Andrea Bocelli!
Poco fa il nostro fratellino Andrea Bocelli ha pubblicato questo post sulla sua pagina pubblica fb.
Ho letto e con commozione ho sentito rivolto anche a noi Cavalieri della Luce questo saluto.
Come sapete anche Andrea è un cavaliere della Luce e crede moltissimo in quest’Opera!
Pertanto sono felice di pubblicare il suo post nel nostro blog e di rimandarvi alla splendida prefazione che ha fatto nell’ultimo libro di Chiara Amirante, Solo l’Amore resta in cui emerge tutta la sua stima e il suo sentirsi parte di questa famiglia!
Grazie Andrea!
Ti vogliamo bene anche noi!
“Carissimi amici,
Torno a voi dopo un lungo, colpevole silenzio, causato da ritmi davvero impressionanti di lavoro a cui si deve il fatto grave di aver lasciato passare il Natale, senza inviarvi almeno un messaggio di auguri.
Coloro tra voi che per curiosità abbiano seguito i miei spostamenti su internet, certo sapranno che ho fatto, in poco più di un mese, quindici concerti, televisioni e quant’altro, volando dal Regno Unito agli Stati Uniti, dal Brasile in Germania e poi in Polonia, fino al concerto di Genova.
Per la vigilia di Natale ero finalmente a casa, stanco, ma molto felice, soprattutto dell’affetto, che nei miei confronti ho percepito ovunque e che custodisco gelosamente come un dono, il più prezioso che un uomo possa ricevere senza meriti particolari, se non quello di dare sempre il meglio di sé.
Vi ringrazio infinitamente della stima, del calore dei vostri applausi, dei sacrifici che fate per incontrarmi ed ascoltare il mio canto, vi ringrazio dei messaggi che mi inviate con ogni mezzo a vostra disposizione, della fiducia che riponete in ogni mia avventura artistica.
Vi ringrazio, perché senza di voi la mia voce sarebbe come una dichiarazione d’amore scritta sulla sabbia, o affidata al vento; invece voi ci siete e a dire il vero siete in molti. Ciascuno di voi mi trasmette la sua energia positiva ed è grazie ad essa che trovo misteriosamente la forza e l’entusiasmo, per iniziare nuovi percorsi, nuove sfide, il coraggio di salire su nuovi aerei ed attraversare il mare, portando con me i suoni, i profumi, i ricordi più vivi della mia terra, dei miei cari…
Da sempre la musica mi rapisce alla realtà che mi circonda e mi rivela mondi ideali, da cui faccio ritorno con un desiderio irresistibile di comunicare questa meravigliosa esperienza all’umanità intera e so di potermi valere del canto, quale unico strumento adatto a realizzare l’impresa. Allora mi ci butto, con tutte le mie forze, con tutta la mia passione, mentre voi fate tutto il resto.
Fra qualche giorno, come certo già sapete, uscirà il mio nuovo disco: una raccolta di capolavori, che per decenni hanno scaldato il cuore di intere generazioni.
Per me essi rappresentano un tuffo nella mia prima giovinezza, quando, coi capelli lunghi e un’infinità di sogni nel cassetto, iniziavo a familiarizzare con la musica pop e tra quelle meravigliose pagine di musica, che scoprivo poco a poco, dimenticavo, come per incanto, tutti i miei piccoli problemi adolescenziali.
Bei tempi erano quelli, a dispetto di ciò che a me pareva! Io cantavo la sera nei locali e attorno a me, tanti ragazzi della mia età si innamoravano, si sussurravano all’orecchio frasi rubate alle canzoni; i sogni e le speranze avevano di gran lunga la meglio sulle difficoltà e sulle disillusioni del quotidiano vivere.
Io cantavo così, alla buona, senza concetti e senza preconcetti; cantavo quel che mi suggerivano il cuore e l’età; ciò nondimeno la gente mi ascoltava volentieri e manifestava una certa simpatìa per quel pianista sconosciuto e strano, conchiuso nel suo mondo che già allora era fatto soprattutto di suoni.
Non so con che parole spiegarvi l’intensità dell’emozione provata nel reinterpretare quei brani, così ricchi di bellezza e d’ispirazione da un lato, e dall’altro carichi di ricordi struggenti di un tempo andato, che a me pare ieri.
Spero vi giunga un’eco di quei ricordi, un briciolo di quelle emozioni, di quella vita che ha attraversato tutto il mio essere passionale ed appassionato, come un lampo.
In questi brani ho versato tutto il mio vissuto, del quale oramai siete parte integrante.
Dal centro del mio mondo, la mia casa, dove ora mi trovo, vi giunga tutta la mia gratitudine ed un forte abbraccio.
Andrea”.
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