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Sono forse io?

INATTESO: Testimonianze che pro-vocano i giovani

“Sono forse io? L’interrogativo scuote l’animo dell’evangelista Matteo, così come provoca il cuore di ogni persona di fronte alla chiamata del Signore.” Così esordisce il libro INATTESO di Arturo Cattaneo, sacerdote dell’Opus Dei, con la collaborazione di Alessandro Cristofari e Cristina Vonzun nella prefazione di Mons. Fisichella.

Inatteso è un libro innovativo, spinto da quanto Papa Francesco non smette di affermare: “In questa epoca la gente preferisce ascoltare i testimoni”.

Inatteso è soprattutto l’incontro di Dio con l’uomo, che ha cambiato la vita di molti nostri contemporanei, aprendoli ai grandi e sorprendenti progetti di Dio. «Qualsiasi cosa vi dica, fatela!» Questo è il filo rosso di questi racconti di vita: chi in quanto chiamato per una missione, chi invece chiamato al matrimonio, chi al sacerdozio e chi alla vita monastica.

Tanti sono i volti di coloro che, come Chiara Amirante, hanno saputo ravvivare il desiderio di lasciarsi «conquistare da Cristo» (Fil 3,13), per diventare persone pienamente realizzate, come lo afferma lei stessa in uno dei capitoli a lei dedicati: “La vera soluzione è la preghiera (…) via per la piena felicità, perché Dio è felicità!” e dare così vita ad un popolo della luce chiamato all’Amore che vince la morte. Il testimone diventa allora una figura di riferimento, fondamentale in ogni percorso di maturazione umana e di discernimento vocazionale.

 

Il racconto di storie di vocazione è certamente uno dei modi di cui si serve lo Spirito Santo per farsi sentire, per incoraggiare i giovani a superare tante schiavitù che imprigionano il cuore, sostiene l’autore.

Tutto questo ha come obiettivo di aiutare gli stessi giovani a prendere il volo! Questa è anche l’esortazione in appendice di don Fabio Rosini, il quale afferma con il fuoco di predicatore che lo contraddistingue che le opere grandi si fanno insieme a Dio, con il suo sostegno, da figli amati. Scommetto sui giovani -afferma- perché hanno una bellezza interiore strepitosa, basta dare loro una chance.

Inatteso può diventare dunque uno strumento per tanti perché la storia di vite trasfigurate e trasformate dall’amore di Dio ci rimette in movimento verso la ricerca di un Dio che parla nel quotidiano, che ci chiama per nome, che ama la nostra storia e che proprio attraverso di essa vuole realizzare il suo progetto per renderci uomini e donne realmente felici.

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