Evangelizzazione

Risorto, Chiesa ed Universo (parte seconda)

L’eucarestia intreccia tre momenti: il ricordo, la presenza del Risorto, l’apertura al definitivo ritorno di Cristo di cui essa stessa è pegno e anticipo. Spesso ci dimentichiamo di questo terzo aspetto, ovvero che siamo in attesa del Ritorno di Cristo e che l’eucarestia va celebrata come attesa escatologica fino a quel momento.

I testi più importanti che sottolineano questo aspetto sono tre:

Non berrò più del prodotto della vite finché non verrà il regno del Padre mio (Mt 26,29; Mc 14,25; Lc 22, 16).

Ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga (1Cor 11,26).

Maranatha! (1Cor 16,22; Ap 22,20). E’ possibile tradurre in due modi: come riconoscimento della presenza (“il Signore è venuto”), ma anche la speranza (“vieni Signore!”).

Ogni eucaristia unisce il ricordo e l’attesa, il ringraziamento e l’invocazione, l’attualizzazione e l’annuncio del regno.

La liturgia attuale ha cercato di recuperare questo aspetto, introducendolo soprattutto nelle acclamazioni sintetiche che accostano le tre dimensioni dell’anamnesi: Annunciamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

Commentando questa espressione, Giovanni Paolo II scrive nell’enciclica Ecclesia de Eucharistia:

L’acclamazione che il popolo pronuncia dopo la consacrazione opportunamente si conclude manifestando la proiezione escatologica che contrassegna la celebrazione eucaristica (cf. 1Cor 11,26): «nell’attesa della tua venuta». L’eucaristia è tensione verso la meta, pregustazione della gioia piena promessa da Cristo (cf. Gv 15,11); in certo senso, essa è anticipazione del paradiso, «pegno della gloria futura». Tutto, nell’eucaristia, esprime l’attesa fiduciosa che «si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo». Colui che si nutre di Cristo nell’eucaristia non deve attendere l’aldilà per ricevere la vita eterna: la possiede già sulla terra, come primizia della pienezza futura, che riguarderà l’uomo nella sua totalità. Nell’eucaristia riceviamo infatti anche la garanzia della risurrezione corporea alla fine del mondo: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno» (Gv 6,54). Questa garanzia della futura risurrezione proviene dal fatto che la carne del Figlio dell’uomo, data in cibo, è il suo corpo nello stato glorioso di risorto. Con l’eucaristia si assimila, per così dire, il «segreto» della risurrezione. Perciò giustamente sant’Ignazio d’Antiochia definiva il pane eucaristico «farmaco di immortalità, antidoto contro la morte» (EdE 18).

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5 thoughts on “Risorto, Chiesa ed Universo (parte seconda)”

  1. DOMANDA: “Allora com’é che, pur andando a Messa, (…ovv parlo x me)…molto spesso RIMANIAMO legati ai nostri BASSI istinti?”
    Carissimo Don Davide,…non so perché …mi torna in mente la VOCE di Don Luigi Maria Epicoco ad un incontro di spiritualità (l’unico in cui non ero PRESENTE fisicamente)…Dic 2010.
    Parlavo di un suo AMICO/conoscente forse diacono, che cmq si apprestava a diventare sacerdote ( di sicuro SEMINARISTA).
    Ebbene parlando di quel ragazzo (morto suicida) Don Luigi disse, più o meno chiaramente (mea culpa…dato che ero a Londra e mentre ascoltavo mi VESTIVO per uscire)…dicevo che parlando di quel RAGAZZO disse che non erano le ORE di ADORAZIONE davanti al SANTISSIMO, tutte le iniziative più o meno lodevoli, a salvarci…ecc ecc …
    ORA parlo di me,…e allora penso a quando CAMMINO, IN FILA, per andare a MANGIARE l’eucarestia …a volte, tipo ieri, pensando alla seconda lettura, DICO: ” CONDANNAMI! ” il senso è: ” TU SOLO HAI L’ULTIMA PAROLA sul MIO CONTO….ed io fin da ora te lo riconosco”

    VABBE’, carissimo Don Davide, tutto sto discorso solo per DIRE : ” com’é che nonostante le mie partecipazioni, più o meno consapevoli, sl MISTERO di DIO …nella messa,…il mio istinto, TANTE volte, ha il sopravvento?”
    Oggi ci fai ragionare su una attesa che FORSE dovrebbe anche (parlo sempre per me) SPAVENTARCI!
    MA no! non ho paura! venisse subito!!!
    “Parla Sig. il tuo servo t’ascolta!”
    ps …scusami 😉 ciao

    1. Caro Antonello,
      onestamente parlando ciò che dice riguarda tutti noi, nessuno escluso. Perciò si fa la conversione giornalmente : ci saranno giorni che te la cavi, altri meno. In ogni circostanza, ciò che conta è appunto di non perdere il senso della Fede. Cioè non dobbiamo emettere giudizi di condanna su noi stessi, ma andare oltre e considerare che il Dio della Croce è Misericordia di amore e perdono. Ciò che conta è persistere confidando nel suo aiuto. Tanto l’importante è arrivare in vetta.
      Un saluto.

  2. Caro Antonello, e’ un po’ di tempo che anche io manco da questo blog e me ne dispiaccio, ma oggi proprio per dire la mia sulla tua domanda/risposta intervengo di nuovo. Hai ragione, oh quanto hai ragione, quando ti interroghi sulle nostre debolezze di uomini che, pur andando a Messa e magari facendo anche la Comunione rimaniamo troppo spesso in balia dei nostri, uso le tue stesse parole, “bassi istinti”. Seguire certe regole, obbedire a certi ordini che vengono dalla nostra anima di cattolici non ci pone al riparo delle tentazioni, anzi. La lotta, fra noi e il demonio, diventa sempre piu’ dura, la bestia capisce che sta perdendo e per questo e’ ancora piu’ cattiva e feroce, ma un giorno tutto questo non finira’ ma si attenuera’, la bestia sara’ sempre meno presente e vedrai che sara’ allora “dolce” pensare ai tempi passati. Con gioia ripenserai al tuo commento, ai tuoi dubbi e all’aiuto che ti e’ stato dato da “LUI”, senza di “LUI”, senza la “FEDE” non si va’ avanti, non si va’ da nessuna parte. Io e mia moglie, in questo momento cosi difficile per noi ricorda quello che scrissi qualche post fa’, ci siamo aggrappati a “LUI” e alla nostra “FEDE”, ne stiamo venendo fuori, stiamo soffrendo le pene dell’inferno, ma piano piano ci stiamo facendo una ragione. Se questo era ed e’ il suo volere, va bene, ne prendiamo atto e andiamo avanti. Alvaro.
    P.S. Quante preghiere, quante parole, quante richieste, prima e dopo aver ricevuto l’Eucarestia, ma anche quanti silenzi in attesa di un segno.

  3. @Alvaro&Rosalba, @Patrice…GRAZIE di CUORE!
    la musica mi aiuta! NON IMMAGINATE QUANTO!
    E, non parlo di quella “che piace” …di un giudizio EMOTIVO e dettato dalla SOLA emozione!
    parlo della MUSICA che ho ricevuto in eredità!
    E… per onestà DEVO ammettere che pur CUSTODENDO un tesoro che magari TANTI, a differenza mia, NON HANNO…corro sempre il rischio di cui sopra!
    ALLORA cos’é?!?
    A volte, quando cerco di essere buono con me stesso, RIESCO a RINGRAZIARE anche di quello,…RINGRAZIARE di TUTTO…anzi…a BENEDIRE anche quell’esperienze disarmanti e disorientanti…
    ma la mia maturità va e viene!
    CMQ GRAZIE davvero fratelli!
    ovviamente GRAZIE a te, carissimo don Davide!
    Tvb,…avrei bisogno…diciamo di un abbraccio! ciao

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