Arte
Lo sapevate che?
Il noto Antonio Gaudì, architetto e designer, nato a Riudoms nel 1852, nella provincia di Tarragona, in Catalogna. Autore della sagrada famiglia e di altre opere che contraddistinguono Barcellona proprio per la sua architettura.
L’architetto è niente di meno che servo di Dio ed è in corso la causa di beatificazione.La profonda fede cattolica di Gaudí,la sua spiritualità ed il suo peculiare misticismo permeano tutte le sue opere, costellate di motivi simbolici complessi, ricorrenti e spesso non immediatamente evidenti. La sua architettura è una complessità architettonica, la ricerca della sintesi fra statica e plastica. Il suo assioma è che l’architettura crea un organismo, il quale, come tale, deve sottostare alle leggi della natura.
In tempi recenti ha preso corpo l’iniziativa – promossa da un comitato di 30 ecclesiastici, accademici, designer ed architetti – di proporre l’architetto catalano per la beatificazione e la canonizzazione. L’arcivescovo di Barcellona, cardinale Ricardo María Carles Gordó, ha avviato il processo di canonizzazione nel 1998, definendo Gaudì “un laico mistico”. Nel 2003, conclusa la fase diocesana, la documentazione è stata quindi inviata alla Santa Sede.
Il processo di beatificazione ha suscitato discussioni tra chi vorrebbe che Gaudì venisse ricordato essenzialmente per le sue opere e per la sua influenza artistica, e coloro che ricordano la sua vita austera e cristianamente coerente.
Oltre a progettare il tempio della Sagrada Familia di Barcellona, l’architetto Antonio Gaudí ha unito famiglie disgregate, ha curato malattie, ha favorito profonde conversioni al cattolicesimo, ha ottenuto posti di lavoro…
Lo assicurano numerose testimonianze dei cinque continenti raccolte dall’Associazione per la Beatificazione di Antonio Gaudí, che ha presentato questo martedì lo stato attuale del processo di beatificazione dell’architetto catalano.
Nel corso di una conferenza stampa celebrata davanti alla sua tomba, nella cripta della Sagrada Familia di Barcellona, i rappresentanti dell’Associazione hanno espresso la propria fiducia nel fatto che Gaudí possa essere beatificato il 10 giugno 2016, 90º anniversario della sua morte.
I promotori di questo processo di beatificazione hanno riconosciuto che dipenderà dalla Congregazione vaticana per le Cause dei Santi, in consonanza con la devozione che susciterà l’architetto e dalla la volontà di Dio. Il possibile miracolo fa riferimento alla guarigione inspiegabile da una malattia alla retina di Montserrat Barenys, della città di Reus, dove Gaudí venne battezzato il giorno dopo la nascita.
La documentazione di questa presunta guarigione miracolosa verrà trasferita all’Arcivescovado di Tarragona, al quale appartiene Reus.
L’Associazione ha anche sottolineato la testimonianza di Ramon Amargant, che afferma di essere stato guarito miracolosamente da un’ulcera all’anca per intercessione di Gaudí.
L’Associazione per la Beatificazione di Antonio Gaudí è nata nel 1992 dall’entusiasmo di cinque laici convinti della santità dell’artista.
La fase diocesana della causa si è svolta a Barcellona tra il 2000 e il 2003, e nel luglio di quell’anno si è aperto a Roma il processo per la beatificazione.
Le sue origini erano umili. Proveniva da una famiglia di artigiani. Da piccolo era riservato, con un carattere difficile. Eccelleva nel disegno e questo gli rendeva possibile lavorare al giornale scolastico.
Gaudí nasce nel periodo in cui la Catalogna è in piena rinascita economica e culturale. E’ in quegli anni che si costruiscono università e musei, e vengono modernizzate le strutture pubbliche. Questo periodo, detto Reinaixença, porta ad un’ innovazione dal punto di vista anche degli stili architettonici e spinge Gaudí a recarsi a Barcellona.
Lì, il giovane inizia gli studi alla Scuola Superiore di Architettura, dove si diploma nel 1878. Non è bravo come studente. A metà del percorso scolastico decide di lavorare con differenti capomastri, anche per sorreggere l’ economia familiare.
Il lavoro gli permette, però, di conoscere tanti architetti che lo raccomanderanno poi a futuri clienti. Ancora da studente collabora come assistente alla rimodernizzazione del Parc de la Ciutadella, parco pubblico del quale, l’opera più significativa, è stato il ridisegno del sistema idrico naturale.
Ma a cosa puntava Gaudì? Il suo grande sogno era far rinascere l’architettura catalana con un nuovo stile, tramite la ricerca di forme espressive completamente nuove.
Sette opere del Gaudì, sei anni fa, sono anche divenute patrimonio dell’umanità. Si tratta di: Parco Guell, Palazzo Guell, Sagrada Familia, Casa Batllò, Casa Milà, Casa Vicens, Criptà della Colonia Guell.